Artist statement
Il ricamo, lavoro di precisione e controllo, una volta destinato a una pratica artigianale e femminile, estrapolato dalla cultura popolare può oggi essere uno degli strumenti di espressione più innovativi e attuali che abbiamo adesso a disposizione.
Attraverso il recupero di corredi familiari e rocchetti di filo recuperati da mercerie dismesse preparo un lavoro di archeologia emotiva costruendo reliquie ricamate, a cui spesso lego pezzi di oggetti usati, creando così oggetti di memoria.
La mia pratica artistica non è solo esercizio formale e concettuale, ma lento processo di ricerca che si realizza e si trasforma nel lungo tempo di preparazione dell’opera. Partendo da questo presupposto il progetto creativo dunque si definisce sorprendentemente al termine del lavoro.
L’arte possiede il coraggio dell’incoscienza, il punto di vista esterno al furore del mondo, è una delle porte verso la libertà, in ogni sua possibile sfumatura. I miei lavori sono memorie e momenti dell’esistenza che fluisce al ritmo lento della natura, scevra dal controllo, l’unica vita degna di essere vissuta.